Accoglienza

La comunità alloggio offre una soluzione abitativa protetta nell’ambito di un percorso terapeutico in via di completamento e da realizzare in stretta collaborazione con i servizi del DSM.

La struttura è aperta 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Costituisce un’unità residenziale e terapeutica, anche ambulatoriale, dedicata al clero e alla vita consacrata. Offre un ambiente stimolante ed accogliente, connotato da relazioni il più possibile di tipo familiare. Grazie all’affiancamento e all’aiuto di personale qualificato, è possibile trovare una risposta ai propri bisogni primari ed affettivi, sviluppando le proprie autonomie personali, relazionali e sociali.

La casa alloggio è una struttura dimensionata sul “modello casa”, capace di garantire agli ospiti spazi privati che valorizzano al massimo la dimensione soggettiva ed interpersonale al fine di far raggiungere livelli maggiori di autonomia in relazione alla riacquisizione di abilità individuali e capacità relazionali.

 

Attività

Le attività proposte sono strutturate in modo da rispondere ai bisogni reali e potenziali della persona:

  • Attività domestiche: gli ospiti vengono coinvolti nella gestione quotidiana della comunità, collaborando nelle attività di pulizia, nella preparazione della tavola, nella stesura della biancheria e nella preparazione di semplici pasti. Tali attività costituiscono un’opportunità per l’acquisizione di nuove autonomie personali e/o sociali e/o per il mantenimento di quelle già possedute;
  • Attività di animazione: consistono in incontri settimanali sulle dinamiche di gruppo e in attività creative, uscite sul territorio e soggiorni estivi. Le attività vengono scelte secondo le caratteristiche personali e collettive con lo scopo di aumentare le autonomie, il senso di autorealizzazione, l’identità individuale e di gruppo;
  • Attività culturale-ricreativa (Cineforum): ogni persona sente il bisogno di ritrovare nella pellicola qualcosa che gli rammenti una necessità, un bisogno o una storia in cui identificarsi. Un fatto che riesca a scuotere il torpore entrando in empatia con il personaggio può avere un ritorno benefico per la persona che guarda. Gli effetti benefici sono determinati dalla capacità distraente, da una condizione personale vissuta con ansia, ma sono determinati anche dalla capacità di proiettarsi nel futuro, infondendo speranza. Inoltre, il cineforum arricchisce l’ambiente di stimoli poiché si condividono le storie: è una simulazione che attiva il punto di vista cognitivo, facilitando i rapporti sociali.
  • Attività laboratoriale (Orto-terapia): il gruppo di giardinaggio e di orto terapia è una delle attività proposte all’interno della struttura, ciò è possibile grazie agli spazi verdi che essa offre. Gli obbiettivi che tale attività terapeutico riabilitativa si prefigge sono: sollecitare le capacità sensoriali,sviluppare un senso di utilità sociale e di autostima, educare la persona al saper attendere, facilitare l’interazione sociale;
  • Attività di pastorale: ogni percorso terapeutico della nostra comunità, non può far a meno di tener conto della persona nella sua interezza, inclusa la vocazione religiosa/sacerdotale. Grazie al patrocinio dell’Arcidiocesi di Benevento, tenendo conto delle condizioni personali e psico-fisiche della persona, la casa offre anche attività pastorali di tipo parrocchiale su parte del territorio diocesano, per temprare e accrescere il valore dello status sacerdotale;
  • Attività di servizio (Ri-conoscersi nell’altro): la casa si prende cura anche di persone disabili molto vicine alla Chiesa, pertanto, offre l’opportunità di riscoprire la dimensione diaconale del ministero sacerdotale rieducando al servizio. Oltre all’aspetto spirituale e ministeriale, il servizio nei confronti della disabilità, rappresenta per noi un valido e delicato strumento che permette di stimolare l’empatia per conoscere meglio se stessi e rivalutare l’inestimabile valore della propria vita;
  • Attività formative (Incontri biblici: Anima & Psiche): in comunità vengono proposti due percorsi biblici paralleli con cadenza settimanale: il primo prevede un itinerario condiviso proposto dall’equipe, il secondo è scandito dall’anno liturgico e prevede anche giornate di ritiro spirituale. La religiosità e la spiritualità nella malattia, oltre ad avere un ruolo protettivo, di supporto sociale ed essere unfattore di resilienza in relazione alla salute mentale, costituiscono un insieme di quelle strategie o tentativi comportamentali e cognitivi messi in atto da un individuo per far fronte ad una particolare condizione percepita come stressante con lo scopo di superarla, di evitare l’esposizione ad essa o di ridurne gli eventuali svantaggi (Coping).
  • Attività sportiva: il territorio su cui sorge la comunità, permette di fare attività sportiva a diretto contatto con la natura. Le attività sportive, individuali e di gruppo, oltre a migliorare il benessere fisico, favoriscono la riabilitazione in termini di salute mentale influenzando neurotrasmettitori che modificano umore e comportamento ottenendo diversi benefici, tra cui:
    • migliore capacità di gestione dello stress;
    • riequilibrio delle sostanze chimiche che influiscono su ansia e depressione;
    • favorire il sonno a onde lente, permettendo al cervello di recuperare e costruire la memoria delle attività del giorno.